Zametki primorskih mest

Avtorji

  • Elica Boltin Tome

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Il primo a menzionare Capris — Capodistria e Piranon -— Pirano è l’Anonimo Ravennate nella sua Cosmographia; i dati, verosimilmente, riguar[1]dano la situazione nell’epoca romana, avendo egli attinto, per il materiale, agli scritti anteriori. Se teniamo conto anche dei dati che riporta Dandolo e del fatto che le due città costiere, e così anche Isola, sono sorte sui luoghi che erano non solo senza una importanza strategica, ma addirittura inadatti per stabilirvisi, possiamo condividere l’opinione di C. De Franceschi, B. Benussi, A. Degrassi, F. Kos ed altri secondo i quali le origini delle tre città costiere siano da collegare con l’avvento dei tempi turbolenti rispettivamente con spo[1]stamenti delle stirpi barbariche nei secoli 6 e 7. Si rifugiarono in Istria i profughi di Norico e di Pannonia. Con gli attacchi dei Làngobardi, degli Slavi e degli Avari che scossero l’Istria stessa, anche gli abitanti dell’interno della Penisola, ce ne informa Dandolo nella sua cronaca, per essere al riparo, cer[1]carono rifugio su piccole isole e su lingue di terra. Mancano ancora sempre fonti archeologiche che ci fossero in aiuto nel formulare delle ipotesi. Sembra poco probabile, inoltre, anche per l’avvenire, che negli abitati così densi di popolazione quali Capodistria, Isola e Pirano possano venir fuori scoperte archeologiche che su questo punto risultassero preziose. E’ però possibile che, scavando nei dintorni più vicini, si trovino risposte a più d’un quesito riguardante i problemi della genesi delle città litto[1]ranee.

Prenosi

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Biografija avtorja

Elica Boltin Tome

Pomorski muzej »Sergej Mašera«, Piran

Prenosi

Objavljeno

1971-04-07

Kako citirati

Boltin Tome, E. (1971). Zametki primorskih mest. Arheološki Vestnik, 22(1). Pridobljeno od https://ojs.zrc-sazu.si/av/article/view/9932

Številka

Rubrike

Kolokvij o zgodnjem srednjem veku