Tri poznoantične najdbe iz Istre
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Nel suo articolo l’autore tratta delle scoperte archeologiche dell’etá tardo[1]romana in Dajla (l’Istria del nord-ovest) e nei dintorni di Peroj e Mrčana (FIstria méridionale). In Dajla ci furono dissotterati nel corso di scavamenti scandagliati il muro dell’est di un edifizio (di culto ?) antico, una parte d’un pavimento paleo[1]cristiano fatto a mosaico (fig. 1) e una sepoltura murata medioevale con molti scheletri senza doni sepolcrali. I disegni 1 a 2 mostrano la pianta e la sezione trasversale dello scavo, il disegno 3 ci fa vedere un frammento d’un vaso fissando come data della sepoltura i secoli X, XI, mentre la fig. 1 ci presenta la superficie scavata. A Betegenica presso Peroj ci furono scoperte accidentalmente durante lavori ara[1]tori due tombe dell’etá tardo-romana. La tomba No 1 (fig.3) era attorniata da lastre di pietra e tegole, il fondo era coperto da lastre di pietra, nel sepolcro ci furono tro[1]vati due cerchi di bronzo (tav. I, 1, 2) con linee incise e con motivo della croce X e della croce equicrure, inoltre un coperchio di pisside (tav. II, 2) e una collana (o armilla) di perle di vetro (tav. II, 1). Per lo scandaglio tra due tombe (dis. 4 con la pianta delle tombe) ci fu dissotterata ancora la tomba No 3 nella quale fu tro[1]vato uno schelettro maschile (fig. 4), la salma del defunto fu coperta giá al fune[1]rale d’uno strato di terra di una grossezza di 10— 15 cm, questa terra fu coperta di lastre di pietra (fig. 5). Oggetti scoperti in questa tomba: sotto il ginocchio sinistro (fig. 4) un vaso a due manichi (tav. II, 4) e una coppa presso l’articolazione destra del hacino (tav. II, 3), una lucerna ad olio (tav. III, 1) e un vaso con un manico. Fondandosi sull’analisi dei riti funebri, dell’arcliitettura sepolcrale e dei doni sepolcrali, l’autore data queste tombe press’a poco dall’anno 400 (gli stanno in appoggio principale il vaso biconico, la fattura rozza della lucerna ad olio, l’orien[1]tazione regolare ovest— est ed il motivo della croce X); l’autore attribuisce questa fattura agli abitanti romani nativi. Per comparazione l’autore pubblica 1’armilla col motivo X non ancora pubbli[1]cata, trovata su Brioni, e 2 fibule d’argento col motivo X (tav. I, 4) da un luogo istriano non conosciuto. Sulla collina di Ovcjak presso Mrcana ci fu trovata, all’occasione di lavori nella vigna, una sepoltura murata dell’etá tardo-romana (fig. 6) con 5 scheletri orientati dal nord al sud. Nella sepoltura ci furono trovati: una lucerna ad olio (tav. III, 2), una fíbula di bronzo (tav. I, 5), un’armilla di bronzo (tav. I, 6), una parte del pilum? (tav. I, 7), 4 chiodi di ferro, vetro fuso, e due monete di bronzo di mezzana grandezza dal sec. II. Poiché nella sepoltura descritta gli usi ed i riti antichi pagani anzi prevalgono (fuoco rituale, denaro di viaggio a Caronte) su Betegenica, l’autore data la sepol[1]tura dalla prima meta del sec. IV ; ció che fa accettare anche l’inventario scoperto. Nell’articolo ci sono pubblicate due scuri di ferro (tav. IV, 1, 2) da un luogo non conosciuto in Istria. L’autore le data dal sec. V.
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